martedì 3 maggio 2011

Mompracem e Lampedusa.



Da pochi giorni è passato (nella quasi totale indifferenza) l'anniversario della morte dello scrittore Emilio Salgari, lo conosciamo tutti, è il padre di Sandokan, del corsaro nero e di altri personaggi ancora, famosi e meno famosi.
Bene, in questi giorni, complice il suddetto anniversario mi è saltato alla mente un strana, strisciante e alquanto curiosa similitudine, ricordate l'isola di Sandokan? Esatto, la mitica Mompracem, piccolo isolotto nel mar malese, dove Sandokan con il suo fido amico Yanez de Gomera alla testa dei feroci tigrotti, resistevano contro la schiacciante potenza inglese in quelle acque.
Bene ora torniamo alla similitudine, piccolo quiz: Recentemente avete forse visto in tivù un'isola, piccola, anzi piccolissima, quasi uno scoglio a ben guardare, piena zeppa di gente?
Si esatto quell'isola è Lampedusa, Mompracem e la nostra nostra Lampedusa. Cominciamo ad analizzare le similitudini.
Prima similitudine: Le dimensioni sono consimili, due minuscoli lembi di terra in mezzo al mare.
Seconda similitudine: Entrambe sono a ridosso di una penisola assai più grande, la Malesia per Mompracem e ovviamente l'Italia per Lampedusa.
Terza similitudine: Entrambe vedono le proprie coste zeppe di piccole imbarcazioni, alcune ormeggiate altre direttamente tirate in secca sulle spiagge, a Mompracem erano i prahos dei tigrotti, a Lampedusa sono i barconi dei tunisini.
Quarta similitudine: Un gran fermento che aleggia nell'aria, nell'isola creata da Salgari era l'ansia della battaglia sempre imminente, sempre dietro l'angolo, e nell'italica isola? A Lampedusa dove di pirati non ce ne sono, il fermento è dato da motivi abbastanza ovvi, innanzitutto il caos che diverse migliaia di migranti piombati nella tranquilla isola non possono non creare negli abitanti, poi c'è l'ansia che proprio quei migranti portano con se, il disagio per il viaggio, la situazione a dir poco incerta in cui si trovano, la paura di essere rimpatriati, eccetera.
Ora, per evitare il tedio che arriverebbe inevitabile con altre similitudini, passiamo ad una considerazione, che fine ha fatto Lampedusa?
Avrete forse notato che da qualche tempo dell'isola siciliana non se parla più, a parte qualche breve news su tg vari, solo dalla rete arrivano informazioni.
Che fine ha fatto Lampedusa? Quanti immigrati sono presenti in questo momento sull'isola? In che condizioni sono? Stanno venendo trasferiti? I migranti che vengono trasferiti, dove diamine vanno? Ecc. ecc.
Domande retoriche in fin dei conti, come ho già detto non è difficile almeno sulla rete dare risposta a questi quesiti, basta andare su un sito di un quotidiano o su uno di news e ci si può informare a piacimento.
Il problema è un altro, tutti coloro che (si spera siano sempre meno) non hanno altra forma di informazione se non quella via tubo catodico, quante possibilità hanno di venire informati sulla situazione di Lampedusa?
Poche possibilità a dir il vero, in questi giorni abbiamo assistito a fior fiore di servizi sulla beatificazione di Giovanni Paolo secondo, sulle presunte diatribe Bossi/Berlusconi sulla guerra alla Libia, la guerra in Libia, l'uccisione di Bin Laden ecc.
Non c'è dubbio che siano tutte notizie importanti, ma se non si può certamente non parlare dell'uccisione del leader di al Qaeda in modo approfondito ed esaustivo, forse si sarebbe potuto a ben vedere ritagliare qualche minuto tra una beatificazione e un discorso del papa (quello vivo ovviamente) per approfondire una situazione, quella di Lampedusa che ha stranamente visto calare una cortina di quasi silenzio su di essa.
Eppure gli sbarchi continuano e con la situazione in Libia che diventa più caotica ogni giorno che passa è facile ipotizzare che le condizioni possano peggiorare velocemente.
La domanda è quindi questa: Non è che Lampedusa sia destinata a sparire dalla memoria collettiva a stregua di quell'isola di Mompracem di cui tutti conoscono il nome ma di cui nessuno più parla?
http://www.cadoinpiedi.it/2011/05/03/lampedusa_e_mompracem_destino_comune.html

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