Salve a tutti, qualche tempo fà ho postato qui sul mio blog una mia vecchia sceneggiatura facente parte di un prtogetto poi mai realizzato., il tittolo era 20000 sterline, ora, recuperato un'aòltra porxzzione di file dai miei polverosi archivi informatici, eccomi a postare le schede dei personaggi del sopracitato progetto.
Il tutto. come al solito, deve essere considerato come una mera fonte d'informazioni per chi volesse farsi un'idea di come si realizza un fumetto.
Vi metto anche il link alla sceneggiatura. eccolo:
20000 sterline sceneggiatura.
ecco la prima caraterizzazzione:
Il tutto. come al solito, deve essere considerato come una mera fonte d'informazioni per chi volesse farsi un'idea di come si realizza un fumetto.
Vi metto anche il link alla sceneggiatura. eccolo:
20000 sterline sceneggiatura.
ecco la prima caraterizzazzione:
IL DAMERINO:
NOME: Adrian Le Cerche
SOPRANNOME: il damerino
ATTIVITA: gestisce un piccolo impero malavitoso nel cuore di Londra
ALTEZZA: 1.78
CAPELLI: castani
OCCHI: azzurri
CARATTERE: permaloso e vendicativo.
Il damerino riveste un ruolo cruciale nella trama di 20000 sterline, difatti è sia l’antagonista principale di Lenny, ( il protagonista ) sia, in un certo qual modo, il motore propulsore della storia, tutto infatti inizia perché Lenny, indebitato per 20000 sterline col damerino, cerca di rimediare i soldi combinando un affare, (poi fallito) con Hulk, indebitandosi in questo modo anche con lui. Da questo punto, che è poi l’inizio del fumetto vero e proprio, comincia una spirale crescente di guai e equivoci che procedendo in un crescendo umoristico grottesco confluiscono in un finale risolutivo.
Spiegato il ruolo del damerino all’interno della trama, passiamo a descrivere il personaggio e le sue caratteristiche.
Il damerino, vero nome; Adrian Le Cerche, nasce a Lione, Francia, nel 1970. Figlio di genitori contadini, il giovane e turbolento Adrian, alla tenera età di quattordici anni decide che la vita del contadino non rientra nelle sue prospettive, e così, dopo essersi accomiatato dagli amatissimi e comprensivi genitori, e dopo aver schivato una fucilata del padre, forse non contento della misteriosa sparizione di una notevole quantità di denaro dalla propria casa, il nostro piccolo vagabondo si dirige alla volta di Parigi.
Arrivato nella capitale, il buon Adrian si dedica con perseveranza al compito di dilapidare nel più breve tempo possibile il denaro cosi generosamente donatogli dal padre, la perseveranza e l’impegno profusi dal nostro eroe sono cosi notevoli, che, nel giro di un anno, riesce, con notevole anticipo sulla tabella di marcia che si era imposto, a conseguire il proprio scopo. Cosi, lieto e soddisfatto della sua riuscita impresa, l’ora quindicenne Adrian si butta con il notevole impegno che abbiamo potuto constatare in lui, nella rutilante professione del borseggiatore di strada.
Dopo un periodo di dieci anni, che lo vedono progredire nel ramo della criminalità, passando in breve, da semplice borseggiatore a ricettatore, per poi arrivare al grado di spacciatore, passando per gli scalini intermedi di rapinatore a mano armata e pappone, il non richiesto interesse della gendarmeria parigina per la sua persona, lo spingono a lasciare Parigi in tutta fretta.
E’ a Marsiglia che ritroviamo il giovane, partito undici anni prima dalla natia Lione, tuttavia il piccolo e rozzo contadino si è ormai trasformato in un elegante e attraente uomo, queste notevoli qualità, fanno in breve breccia nel cuore di molte giovani e facoltose ragazze, permettendo così ad Adrian di intraprendere una nuova professione; il gigolò.
Tra le molte conquiste che il nostro rubacuori si lascia alle spalle, una in particolare è meritevole di nota; Annemarie De Boguire, figlia del capo incontrastato della malavita marsigliese, questa giovane ragazza colpisce in tal modo Adrian che se ne innamora di colpo, guadagnandosi in questo modo una posizione di rilievo all’interno dell’organizzazione del padre. In verità, i soliti invidiosi descrivono la ragazza come un mostro ributtante, con un carattere in tutto degno di una gorgone, ma si sa, al cuor non si comanda.
Tuttavia il nostro Adrian, nella sua idilliaca felicità aveva un problema, ovvero il suddetto cuore batteva spesso e volentieri anche per altre ragazze, ora, quando ci si è impegnati con la figlia di un boss malavitoso con un forte concetto dell’onore, che, tra l’altro, non passa per essere un uomo molto disposto al perdono, saggezza vorrebbe che si rinunciasse a corteggiare altre donne.
Tuttavia la saggezza non era tra le molte virtù che il protagonista di questo scritto possedeva, così spesso e volentieri il nostro bel Adrian passava piacevoli nottate in compagnia di leggiadre e spensierate bellezze locali. Fu proprio quando, stava uscendo di casa per una di queste piacevoli serate, che, all’improvviso, forse lievemente insospettito dalla vista di tre energumeni armati di kalasnikov che stavano salendo le scale, che il nostro eroe decise che era più salutare lasciare al più presto la Francia.
Inghilterra, Londra, è qui che circa un anno dopo ritroviamo le tracce del nostro fuggiasco, appena giunto nella capitale dell’impero britannico, Adrian si da subito da fare con la solita energia che lo sappiamo possedere; nel giro di un anno si ritrova a capo di un piccolo ma emergente impero criminale che spazia i suoi interessi dallo sfruttamento della prostituzione al commercio di stupefacenti, passando per il racket delle estorsioni, come si noterà il nostro piccolo contadino era destinato a farne, di strada.
Ora è conosciuto e temuto con il nomignolo di: damerino, per l’abitudine ad essere sempre vestito con insolita eleganza, sconosciuta nel mondo della malavita londinese, e per i modi estremamente affettati che esibisce in giro, tutto ora sembra andare secondo le sue aspettative, finché un bel giorno…………
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