venerdì 8 luglio 2011

Consigli non richiesti: L'Ussaro (Arturo Pérez-Reverte )







Cariche gloriose di cavalleria, gli stendardi sventolanti alla brezza della gloria, l'eroismo di un guerriero impavido che combatte per l'onore della patria, la morte eroica, non vano sacrificio ma un prezzo da pagare per il proprio paese........Tutte stronzate, la guerra è sangue e merda, nessun ideale, nessun senso, solo sangue, lacrime e potenzialità buttate nell'assurdo calderone della battaglia.
Questo il messaggio, se messaggio ci deve essere, del libro che vi vado a recensire.
Nato dalla fantasia e dall'esperienza di reporter di guerra di uno degli scrittori spagnoli contemporanei di maggior successo, L'Ussaro di Arturo Pérez-Reverte si presenta come un libro che tratta della guerra franco spagnola ai tempi di Napoleone Bonaparte e dell'occupazione francese della Spagna e della relativa guerra che vide affrontarsi l'esercito francese contro la resistenza spagnola, fatta di partigiani dai lungi pugnali che combattevano una guerra di agguati sanguinosi, a cui i  francesi rispondevano con una durissima repressione che non risparmiava nessuno, insomma una guerra sporca, di quelle cattive, senza pietà ne chiesta ne data da tutte e due le parti.


Poche righe sopra ho parlato di messaggio, ma forse sarebbe più appropriato parlare di cronaca, una cronaca di guerra scritta da Reverte che vede come protagonista un giovane sottotenente degli Ussari francesi di nome Frederic Glluntz, giovane con la testa piena di ideali di racconti e di gloria da romanzo che si troverà ben presto costretto a fare i conti con la dura realtà di una guerra sporca, fatta di impiccati lungo la strada, e cadaveri mutilati.
Il libro inizia lento, riflessivo, per procedere verso una progressione di fatti sempre più frenetici e cattivi, sino alla conclusione che lascia un amaro in bocca che è assai difficile da togliere.
L'Ussaro è il primo libro di Arturo Pérez-Reverte , primo e uno dei più belli a mio personalissimo parere, di questo scrittore che ci ha regalato libri di grande bellezza e particolarità come Il club Dumas da cui è poi stato tratto il film La Nona porta con Johnny Depp, e la saga del Capitano Alatriste, anche questo trasposto, con assai minor successo nelle sale con il film Il destino di un guerriero con il pur ottimo Viggo Mortensen.
Da leggere assolutamente.


3 commenti:

  1. Grazie per essere passato per il mio blog. A presto.

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  2. E' stato un piacere visitare il tuo blog, vhe ho trovato molto interessante.
    Grazie a te per essere passata qui nel covo.

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  3. Il termine, importato dal francese hussard, è di origine ungherese: un huszár era un cavaliere dell'esercito magiaro (un'etimologia popolare lo accostava a húsz "venti", dato che in Ungheria nel periodo rinascimentale una recluta su venti dell'esercito veniva destinata alla cavalleria)Wikipedia

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